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resilienza

Ieri era la resistenza oggi è la RESILIENZA
Resilienza è un termine che può assumere diversi significati a seconda del contesto, principalmente è la capacità di resistere ad urti improvvisi senza spezzarsi.
 
Le persone con un alto livello di resilienza riescono a fronteggiare efficacemente le contrarietà, a dare nuovo slancio alla propria esistenza e perfino a raggiungere mete importanti. L’esposizione alle avversità sembra rafforzarle piuttosto che indebolirle. Esse tendenzialmente sono ottimiste, flessibili e creative; sanno lavorare in gruppo e fanno facilmente tesoro delle proprie e delle altrui esperienze.
Bisogna concepire la resilienza come una funzione psichica che si modifica nel tempo in rapporto all'esperienza, ai vissuti e, soprattutto, al modificarsi dei meccanismi mentali che la sottendono.
La resilienza non è una caratteristica che è presente o assente in un individuo; essa presuppone invece comportamenti, pensieri ed azioni che possono essere appresi da chiunque

Avere un alto livello di resilienza non significa non sperimentare affatto le difficoltà o gli stress della vita

Avere un alto livello di resilienza non significa essere infallibili ma disposti al cambiamento quando necessario; disposti a pensare di poter sbagliare, ma anche di poter correggere la rotta

A determinare un alto livello di resilienza contribuiscono diversi fattori, primo fra tutti la presenza all’interno come all’esterno della famiglia di relazioni con persone premurose e solidali. Questo tipo di relazioni crea un clima di amore e di fiducia, e fornisce incoraggiamento e rassicurazione favorendo, così, l’accrescimento del livello di resilienza. Gli altri fattori coinvolti sono:
• una visione positiva di sé ed una buona consapevolezza sia delle abilità possedute che dei punti di forza del proprio carattere;
• la capacità di porsi traguardi realistici e di pianificare passi graduali per il loro raggiungimento;
• adeguate capacità comunicative e di “problem solving”;
• una buona capacità di controllo degli impulsi e delle emozioni.

Le strade che possono portare le persone ad accrescere il proprio livello di resilienza sono numerose.
Nella ricerca della strategia più idonea per migliorare il proprio livello di resilienza può essere d’aiuto focalizzare l’attenzione sulle esperienze del passato cercando di individuare le risorse che rappresentano i punti di forza personali. Un sistema che facilita l’individuazione delle risorse personali è quello di cercare di fornire risposte a queste semplici domande:
• quali eventi sono risultati particolarmente stressanti per me?
• in che maniera questi eventi mi hanno condizionato?
• nei momenti difficili ho trovato utile rivolgermi a persone per me significative?
• nei momenti difficili quanto ho appreso di me stesso e del mio modo d’interagire con gli altri?
• è risultato utile per me fornire assistenza a qualcuno che stava attraversando momenti difficili come quelli da me sperimentati?
• sono stato capace di superare le difficoltà ed, eventualmente, in che modo?
• che cosa mi ha consentito di guardare con maggiore fiducia al mio futuro?

E’ inoltre una capacità che può essere appresa e che riguarda prima di tutto la qualità degli ambienti di vita,  in particolare i contesti educativi,  qualora sappiano promuovere l’acquisizione di comportamenti resilienti.

Il concetto di comunità resiliente si sta affermando nell'analisi dei contesti sociali successivi a gravi catastrofi di tipo naturale o dovute all'azione dell'uomo quali, ad esempio, attentati terroristici, rivoluzioni o guerre (Vale e Campanella, 2005) [2]. Vi sono difatti processi economici e sociali che, in conseguenza del trauma costituito da una catastrofe, cessano di svilupparsi restando in una continua instabilità e, alle volte, addirittura collassano, estinguendosi. In altri casi, al contrario, sopravvivono e, anzi, proprio in conseguenza del trauma, trovano la forza e le risorse per una nuova fase di crescita e di affermazione. 
Un esempio del primo tipo è quello della comunità del Polesine che, a seguito della grande alluvione del Po del 1951, non riuscì a risollevarsi dal danno subito e subì una vera propria diaspora, disperdendosi nell'ambito di un grande processo migratorio che si spinse, tra l'altro, fino all'Australia. La città di Firenze, al contrario, pur avendo subito oltre 60 alluvioni dell'Arno nell'ultimo millennio molte delle quali di intensità assolutamente eccezionale, ha conservato una straordinaria continuità nel tessuto economico, artistico e architettonico. I fattori identitari, la coesione sociale, la comunità di intenti e di valori costituiscono il fondamento essenziale della "comunità resiliente".

 
La resilienza psicologica è la capacità di persistere nel perseguire obiettivi sfidanti, fronteggiando in maniera efficace le difficoltà e gli altri eventi negativi che si incontreranno sul cammino. 
Il verbo "persistere" indica l’idea di una motivazione che rimane salda. Di fatto l’individuo resiliente presenta una serie di caratteristiche psicologiche inconfondibili: è un ottimista e tende a "leggere" gli eventi negativi come momentanei e circoscritti; ritiene di possedere un ampio margine di controllo sulla propria vita e sull’ambiente che lo circonda; è fortemente motivato a raggiungere gli obiettivi che si è prefissato; tende a vedere i cambiamenti come una sfida e come un’opportunità, piuttosto che come una minaccia; di fronte a sconfitte e frustrazioni è capace di non perdere comunque la speranza.

BUONA RESILIENZA A TUTTI!!!!

La parola resistenza potrebbe essere messa, anche se con rinnovato orgoglio, negli annuali di storia, senza togliere nulla a chi con coraggio a resistito al fascismo e a tutte quelle forme di oppressione di cui la storia è piena zeppa
 
Resitenza a cui guardiamo con rispetto e riconoscenza.
 
Consacriamo una volta per tutte la morte definitiva dell'era degli ismi
capitalismo, socialismo, comunismo e anche l'ambientalismo
oggi sono finiti, sono morti, e non hanno più alcun senso di esistere...
Funzionali solo a se stesse, sono fallite e abbiamo visto bene che non esiste un paese al mondo
che attraverso questi grandi "ismo" si sia evoluto veramente portando la società
ad una condizione paritaria e sostenibile per tutti.
E' venuto il tempo di ammetterne il loro fallimento integrale e globale una volta per tutte!

Adesso andiamo avanti, il mondo nuovo vuole anche  nuove parole oltre a nuovi metodi.
Il conto alla rovescia è iniziato!


Ma noi siamo una moltitudine inarrestabile
forniti di una benedetta irrequietezza...
 
 
una massa critica ormai non più gestibile
siamo e non siamo
non abbiamo un leader vertebrato maschio
non esistono regole oltre al buon senso
possono censurarci, oscurarci, cercare di confonderci
o mettere zizzanie tra noi



RI-creiamoci e diffondiamo il VERDE verbo
la natura è con noi
e noi oggi siamo consapevoli di essere parte del tutto
non siamo padroni di niente
questa è la vera differenza
nessuna supremazia,

perchè un cerchio
è davvero molto diverso da una piramide

la gamma dei colori è infinita
la gamma delle note musicali è infinita

l'arte e la bellezza sono i nostri scudi

la compassione e l'impermanenza
le nostre armi

i semi naturali il nostro buon futuro

Forza 
diamoci da fare!!!